Solo pochi giorni fa un massiccio attacco DoS ai sistemi DNS di uno dei più grandi provider statunitensi ha provocato il panico su internet: nella sola mattinata di venerdì 21 ottobre, centinaia di migliaia di siti web sono diventati irraggiungibili per molti utenti in Europa, America e Asia. Il problema si è andato intensificando nel pomeriggio, con il lancio di un nuovo attacco.
Abbiamo visto in questo articolo le principali differenze tra PaaS e IaaS, le loro caratteristiche principali e i rispettivi ambiti di utilizzo. Riepilogando brevemente, il Platform-as-a-Service è uno strumento in grado di semplificare la progettazione e lo sviluppo di applicativi software, rendendo più agile il lavoro degli sviluppatori.
Abbiamo già visto in questo articolo quale sia l’importanza del dimensionamento dell’infrastruttura per un sito web. Il caricamento e la delivery dei contenuti giocano un ruolo fondamentale nel determinare il successo o l’insuccesso di un sito web. Negli anni e con il procedere delle tecnologie, la complessità delle piattaforme ha richiesto un adeguamento delle infrastrutture ospitanti, anche dal punto di vista della delivery dei contenuti.
Abbiamo già visto in un articolo precedente che uno dei maggiori punti forza di una soluzione PaaS è rappresentato dalla possibilità di scalare le risorse in corrispondenza di picchi di traffico inaspettati, garantendo a sviluppatori e clienti alta flessibilità a un prezzo contenuto. In una struttura tradizionale il carico di lavoro, ovvero il numero di chiamate effettuate verso il server, viene gestito tramite i bilanciatori di carico (load balancer).