3 ragioni per cui il Cloud Computing è una soluzione ecofriendly

3 ragioni per cui il Cloud Computing è una soluzione ecofriendly
06 dicembre 2016
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Quando due settimane fa si è svolto a Casablanca il COP 22 – la conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite – nessuno pensava che la maggior parte dei partecipanti, circa 20mila persone, appartenessero per la maggioranza ad aziende attive nel settore della produzione di componenti hardware e dell’erogazione di servizi IT.

Nell’ultimo decennio, anche a seguito dei numerosi allarmi lanciati sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta, alcuni colossi della produzione hardware hanno preso consapevolezza della necessità di razionalizzare quanto più possibile le risorse vergini utilizzate per la produzione dei propri prodotti, cercando un corretto bilanciamento tra profitto e rispetto ambientale. In media, ogni PC genera una tonnellata di CO2 all’anno, mentre complessivamente nel mondo tutto il settore informatico ne emette circa un miliardo di tonnellate, quantità pari a quella prodotta dall’aviazione civile. Ma mentre il secondo cresce a livelli modesti, l’inquinamento “da ICT” è cresciuto di sei volte nel corso degli ultimi cinque anni.

Secondo i dati raccolti dalla società statunitense Forrester, la spesa mondiale per i servizi cloud nel 2016 è stata di 25,5 miliardi di dollari e crescerà, nel 2017, di un ulteriore 22%. A rigor di logica questo vorrebbe dire che l’inquinamento da ITC è destinato ad aumentare, invece non è così. Perché? Perché il cloud computing rappresenta la svolta sostenibile per il mondo IT, grazie all’unione dell’efficenza energetica al consumo ponderato delle risorse.

 

I principi base del cloud computing

Come abbiamo già avuto modo di approfondire qui su neeners, il cloud computing opera secondo un modello di erogazione delle risorse di calcolo configurabili (reti server, storage, bilanciatori di carico…) condivise, che possono essere distribuite velocemente e con il minimo sforzo da parte del provider. È quindi per suo stessa natura che il cloud costituisce un approccio di tipo ecofriendly rispetto ai tradizionali sistemi IT.

  •  La virtualizzazione delle risorse per un migliore consumo energetico

La virtualizzazione è alla base delle tecnologie cloud-based: come abbiamo visto in questo articolo, consente a un singolo server fisico di eseguire più immagini del sistema operativo contemporaneamente. In questo modo, l’ingombro a livello “fisico” del server viene diminuito in modo sensibile. Meno componenti per eseguire i carichi di lavoro si traduce in meno apparecchiature connesse alla rete elettrica, quindi minor consumo.

  • Automazione e scaling per la massima efficienza

Seppur sia il cuore pulsante dei servizi cloud-based, la virtualizzazione da sola non è in grado di garantire l’efficienza energetica e delle risorse. Entrano quindi in gioco altre due componenti tipiche del cloud: l’automazione software e lo scaling. Grazie a queste due funzionalità è possibile oltrepassare i limiti di funzionamento delle tradizionali strutture IT, dimensionando il consumo delle risorse in base alle reali esigenze del momento, garantendo contemporaneamente performance e risparmio energetico.

  • Self service e billing pay-per-use per una gestione più efficiente del ciclo di vita dell’infrastruttura

La natura pay-as-you-go delle infrastrutture cloud-based incoraggia gli utenti a consumare solo le risorse di cui realmente necessitano e nulla di più. In combinazione con il self-service, la gestione del ciclo di vita viene notevolmente migliorata dato che gli utenti consumano solo le risorse di calcolo di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno.

 

Anche le strutture on-premise possono migliorare il proprio consumo energetico

In uno scenario ideale quindi, tutte le aziende dovrebbero adottare infrastrutture e servizi  solo cloud-based. In attesa che questo scenario – non troppo futuristico – si realizzi, le organizzazioni possono migliorare concretamente la loro efficienza energetica con alcuni accorgimenti, come investendo ad esempio, su fornitori che producono e distribuiscono la loro energia certificandone la provenienza da fonti rinnovabili.
Scegliere allo stesso modo apparecchiature che sono state costruite utilizzando materiali riciclati aiuta l’azienda a diminuire la propria impronta ambientale.
Avete mai pensato che invece di dismettere il vostro asset hardware potreste donarlo o rivenderlo? Spesso nelle grandi aziende l’hardware viene sostituito ogni 2-3 anni e al momento della dismissione finisce direttamente in discarica. Cedere questi asset ad aziende per le quali queste componenti non sono ancora obsolete, porta alla vostra azienda un doppio vantaggio, sia in termini economici che ecologici.

 

La soluzione fully managed di neen

Con la soluzione fully managed neen hai il pieno controllo del tuo Cloud server, senza doverti preoccupare di update e patch di sicurezza del sistema operativo. Il Cloud Server viene creato all’interno del Cloud neen, dotato di risorse computazioni (CPU, RAM) e di spazio storage assegnati in modo esclusivo al server stesso.
Il private Cloud neen ti garantisce tutti i vantaggi del Cloud pubblico, ma con un maggiore livello di sicurezza e la garanzia di un supporto tecnico dedicato. Il nostro team sistemistico interviene proattivamente, in modo da anticipare e risolvere le problematiche anche sui layer applicativi, ripristinando i server in pochi minuti.
Rimani focalizzato sul tuo business: neen si occupa di tutto il necessario per il tuo progetto, dal setup iniziale, al mantenimento del server, sino al tuning.

 

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Jessica  Ventura Social Media Manager