La Cloud Conf 2015 secondo i neeners
Si è conclusa da pochi giorni a Torino la Cloud Conf 2015, il più grande evento italiano dedicato al Cloud computing, giunto ormai alla sua terza edizione.
Grande affluenza di pubblico rispetto alle due precedenti edizioni, sold out con 300 iscritti e oltre 10 speaker internazionali provenienti da aziende di riferimento, come Google, Amazon, Digital Ocean e Red Hat.
La Cloud Conf è un evento di carattere tecnico dedicato a sviluppatori, startup e IT manager, dove neen ha partecipato come sponsor.
Il maggior successo dell’edizione 2015 rispetto alle precedenti è dovuto anche ad un cambiamento del mercato. Quest’anno, come ci ha spiegato Walter Dal Mut, uno degli organizzatori, c’è stato un vero e proprio cambiamento nella percezione delle infrastrutture nel Cloud da parte delle aziende italiane.
Gli stessi investimenti dei big player in Italia sono aumentati, segno che il mercato è fertile e che la mentalità sta cambiando.
Nel corso della mattinata nella sala plenaria si sono susseguiti keynote particolari e trasversali, con speaker di spessore internazionale, mentre nel pomeriggio è stato possibile scegliere tra diverse tracce, divise in tre sale, per consentire la scelta del percorso più adatto all’interno del vasto mondo del Cloud computing: dal back end allo sviluppo, dalle infrastrutture al front end.
Mikhail Zakharenko, responsabile del team di sviluppo di neen, ha evidenziato il particolare interesse di alcuni speech tenuti nel corso della giornata: “Sicuramente i keynote di Amazon Web Services, Digital Ocean e Google si sono rivelati quelli più interessanti e legati al tema del Cloud. Nel complesso, la maggior parte degli interventi si è dimostrata di un buon livello tecnico e utile per conoscere le ultime novità nel mondo del Cloud Computing“.
Il primo keynote è stato di MongoDB, che ha tenuto una dimostrazione pratica di come sia possibile istanziare un cluster scalabile e in alta affidabilità partendo dalle istruzioni molto semplici e dall’uso manuale di MMS, semplificando la vita e i carichi di lavoro del team di operation nell’utilizzo di MongoDB.
Successivamente è intervenuto Danilo Poccia di Amazon, che ha mostrato invece come costruire un’architettura di microservice su AWS utilizzando AWS Lambda e contenitori Docker.
Gli abbiamo chiesto se i container potessero sostituire le Virtual Machine e se sì, in quale modo: Poccia ha spiegato che rivolgendosi ad esigenze diverse, i due strumenti non sono interscambiabili tra loro, ma possono sicuramente coesistere.
Dopo Amazon Web Services è stato il turno di Google: Felipe Hoffa ha tenuto un interessante speech su uno dei temi più caldi dell’ultimo anno, i big data.
Titolo del suo intervento era: “Quello che sappiamo, ciò che sta accadendo, e di che cosa siamo fatti: esplorare grandi dati sulla nuvola.”
Anche Digital Ocean è salito sul palco, dove l’advocate developer Erika Heidi ha presentato Ansible, un tool efficiente, semplice e sicuro, utile nel processo di automation e configuration server.
Heidi non ha resistito alla nostra “amazing” t-shirt della saga Cloud Wars, che ha definito “epic” e che ha scatenato una serie di retweet sul social network.
Ha concluso gli speech della sala plenaria Phil Nash di Twilio, che ha parlato di Real Time communication tra browser.
I browser tradizionalmente parlano ai server, ma se potessero parlare tra loro? WebRTC è un piccolo insieme di API che rende peer to peer la comunicazione tra i browser. Video, audio e dati possono viaggiare direttamente da un browser all’altro, aprendo un nuovo mondo di possibilità per il web.
Gli abbiamo chiesto se WebRTC fosse ottimizzato per la rete mobile e per i device e Nash ha risposto che per quanto possa essere ottimizzata e avere i codec adattivi, è sufficiente avere problemi di banda con il device perché tutto smetta di funzionare, quindi siamo nella mani di Google e della rete.
Marco Zambardi, Sales Manager di neen, ha ritenuto positiva l’esperienza alla Cloud Conf e ha commentato:
“La Cloud Conf si è confermata un appuntamento imprescindibile per sistemisti e sviluppatori che lavorano quotidianamente nel Cloud. Gli speech del mattino nella sala plenaria e le tre tracce pomeridiane hanno evidenziato come l’evoluzione tecnologica sia particolarmente veloce e spesso disruptive nell’ambito IaaS e PaaS; è quindi fondamentale per gli operatori che offrono servizi Cloud rimanere costantemente aggiornati sulle ultime novità e sperimentare quelle più promettenti per la creazione di valore e nuovi servizi per i propri clienti.”
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