Backup e Disaster Recovery Plan: chiavi per la sopravvivenza del business

Backup_DRP
14 maggio 2015
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In un’azienda che fa business online, ad esempio nel caso di un e-commerce, i dati aziendali hanno estrema importanza, ed è necessario proteggerli. La pianificazione di un rispristino di backup e un Disaster Recovery Plan sono dunque essenziali per la business continuity dell’azienda stessa e devono far parte della strategia del team IT.

Indipendentemente dalle cause, la perdita dei dati ha direttamente o indirettamente un impatto negativo sul business aziendale. Nel peggiore dei casi, si può anche incorrere in sanzioni per mancato rispetto di conformità amministrative a causa della perdita dei dati dei clienti o fornitori, e occorre mettere anche in conto una spesa non indifferente per l’eventuale recupero del materiale perso.

Secondo Gartner solo il 35% delle piccole e medie imprese che lavora online ha pianificato un piano di Disaster Recovery, solo il 2% delle aziende intervistate fa un backup completo dei propri dati e il 36% fa il backup su macchine fisiche, ma non su macchine virtuali (link: Acronis Disaster Recovery Survey, IDC, Maggio 2014).
Le ragioni principali che oggi rendono necessaria la protezione dei propri dati e il ripristino in tempi brevi in ottica business sono:

  • Il backup è l’unico modo per proteggere completamente i dati aziendali, l’unico processo in cui la copia dei dati è separata dai sistemi di produzione. Nessun’altra forma di protezione, infatti, che si tratti di istantanee di archiviazione, repliche, mirroring, clustering, o ridondanze è in grado di proteggere i dati da incidenti o da software o hardware bugnati. In realtà, non è una questione di se si verificherà la perdita di dati, ma piuttosto di quando accadrà.
  • Per i business online il ripristino in tempi brevi, applicando il Disaster Recovery Plan, in caso di calamità o di altri eventi imprevisti garantisce la business continuity aziendale.
    Il mantenimento di una copia di backup off-site è l’unico modo efficace per affrontare un disastro che elimina i sistemi di produzione, i dati e le copie di backup in loco. Le aziende più grandi memorizzano copie di backup su nastro o in un Cloud privato, mentre le PMI tendono a conservare le copie in Cloud pubblici.
  • La maggior parte delle infrastrutture di Disaster Recovery replica esattamente l’infrastruttura (compreso l’hardware) di quella primaria. Il costo di queste infrastrutture è spesso lo stesso delle primarie, con l’unica differenza che per la maggior parte del tempo queste risorse sono inattive, quindi, in effetti, con la tradizionale DR si potrebbe pagare a lungo per delle risorse che non vengono utilizzate.
    In una configurazione sul Cloud, invece, si pagano solo le risorse che vengono effettivamente sfruttate, e nel caso ci fosse necessità di ulteriori risorse, l’ambiente è scalabile. Lo spostamento di una configurazione DR nel Cloud può dunque aiutare a risparmiare molto sui costi, riducendo la quantità di infrastrutture fisiche necessarie da mantenere.

    In neen diamo fondamentale importanza all’affidabilità e continuità del servizio per i nostri clienti, proponendo diversi livelli a seconda delle esigenze e della tipologia del progetto.

  • Il livello base è l’installazione in singolo, che non prevede nessun backup e nessuna ridondanza: se una macchina si ferma non ci sono particolari necessità di ripartire in tempi brevi. Costi bassi per problemi non critici.
  • Il secondo livello è basato sul concetto di alta affidabilità locale, ovvero hardware e software vengono installati con le dovute ridondanze in modo da non avere nel sistema Single Point of Fail (SPOF); in questo modo si garantisce che in caso di guasto ad un singolo componente hardware o software non si verifichi alcun disservizio. Questo livello fa parte dell’approccio minimo di neen nei confronti di un cliente.
  • Inoltre, offriamo sempre e comunque il backup settimanale delle macchine ospitate nel nostro data center eseguito tramite snapshot oppure, su richiesta, il backup giornaliero incrementale per i progetti più critici.

    Cosa fare se si vuole essere sicuri che il proprio sito rimanga disponibile anche se dovesse succedere qualcosa al data center che ospita tutte le macchine?
    In questo caso è possibile attivare il Disaster Recovery Plan: neen può creare una copia dell’infrastruttura gemella o uguale in parte alla struttura primaria su un secondo data center o su un secondo Cloud proprietario o pubblico.
    Sulla configurazione della seconda infrastruttura si possono scegliere diversi approcci in base alle esigenze del cliente, come mantenere le stesse risorse o attivarne solo una parte per poi accenderle tutte all’occorrenza.
    La progettazione di una soluzione in Disaster Recovery Plan deve tenere conto anche del livello e dei tempi di ripristino del servizio che vengono richiesti (e, ovviamente, del budget disponibile).

    Luca  Zucconi Web Product Manager