Hosting condiviso, virtuale o Cloud: cosa scegliere?
Quando si tratta di scegliere un servizio hosting è facile sentirsi sopraffatti dalle innumerevoli proposte presenti sul mercato. Se fino a pochi anni fa l’offerta era limitata alla scelta tra hosting condiviso, dedicato e virtuale, con l’avvento del Cloud Computing e del numero sempre più crescente dei provider, il mercato si è arricchito di nuove soluzioni, generando un po’ di confusione soprattutto tra i meno esperti.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, partendo dal presupposto che non esiste a prescindere una soluzione ideale per l’hosting, ma è giusto valutare pro e contro di ogni opzione disponibile caso per caso, al fine di dimensionare la struttura in base alle reali esigenze del progetto.
Le soluzioni di mercato
Come abbiamo premesso, attualmente sul mercato esistono diverse tipologie di soluzioni; oggi ci concentreremo su tre tra le più diffuse: hosting condiviso, hosting virtuale (VPS) e hosting Cloud.
L’hosting condiviso è la forma più diffusa di hosting e consiste nell’allocare all’interno della stessa macchina più siti web. Se da un lato questa soluzione risulta economicamente vantaggiosa, dall’altra ne consegue spesso che la principale causa di down vede imputato un singolo utente (dominio) che rallenta tutti gli altri account presenti sul server, a causa di un utilizzo inappropriato di risorse. Anche dal punto di vista della sicurezza un hosting condiviso, in caso di violazione o compromissione della macchina, rappresenta un potenziale rischio per tutti i siti ospitati sulla macchina.
Per ovviare a questi limiti, si sta diffondendo tra i provider il CloudLinuX, una soluzione di hosting condiviso ma con risorse dedicate. A differenza dell’hosting condiviso tradizionale, il CloudLinux implementa la tecnologia del LVE, acronimo di Lightweight Virtual Environment, creando un ambiente virtuale per ogni utente, dando la possibilità al provider di definire le risorse hardware assegnate a ogni singolo account di un server condiviso. I vantaggi sono a beneficio sia del provider (meno problemi relativi alla scarsità di risorse, meno interruzioni di servizio, reporting avanzato sul consumo delle risorse) sia del cliente, che ne guadagnerà soprattutto in termini di prestazioni.
Con l’hosting virtuale (o virtual private server – VPS) un provider mette a disposizione dei propri clienti una o più macchine virtuali ospitate su un server fisico. Pur continuando ad essere ospitate su una sola macchina fisica, le singole macchine virtuali possono essere configurate a diversi livelli, più o meno avanzati, a seconda delle esigenze. Una tra le piattaforme più diffuse a livello globale è Apache HTTP Server, in grado di sfruttare cinque diverse configurazioni di virtual hosting, configurabili mediante interfaccia SSH da terminale remoto.
L’hosting Cloud rappresenta l’ultima frontiera in fatto di hosting. Con questa soluzione è possibile disporre di più server in misura variabile, non in modo statico ma a seconda del carico di lavoro richiesto all’infrastruttura. A differenza delle due soluzioni viste precedentemente, la totale separazione delle singole istanze cloud consente di non dover preoccuparsi della componente hardware e di eventuali upgrade tecnici. Dal punto di vista della business continuity, l’hosting cloud è pensato per essere sempre attivo: in caso di failure di uno o più nodi, vengono attivate in automatico procedure di migrazione a caldo, che garantiscono la possibilità di ripristinare i servizi in pochi secondi.
La soluzione Cloud hosting managed di neen
Tra le tre modalità illustrate, neen ritiene che il Cloud hosting sia la soluzione in grado di garantire maggiore affidabilità, solidità e performance. Il Cloud neen utilizza hardware Cisco Data Center per network, firewall, server e switch, e NetApp per tutti gli apparati storage.
neen è dotata di uno team sistemistico dedicato al Cloud e di strumenti di monitoraggio e alert che segnalano eventuali anomalie. Inoltre neen effettua un monitoraggio proattivo dell’infrastruttura Cloud hosting: in caso di superamento di determinate soglie di allarme nell’utilizzo di risorse di sistema come RAM, CPU, spazio disco, il team di neen interviene aumentando, in accordo con il cliente, le risorse disponibili, prima che si verifichino rallentamenti, down o altri problemi critici. Il monitoraggio evita il verificarsi di scarse performance o interruzione del servizio e di ricorrere a costose e lunghe procedure di ripristino.