Jelastic Asgard 4.7: più potenza e spazio nella nuova release della piattaforma PaaS
È disponibile da fine giugno la nuova versione della piattaforma Jelastic, 4.7 Asgard. Numerose le novità introdotte in questa release, a partire dal supporto certificato per Data Storage Container: grazie a questo sistema è ora possibile gestire in modo condiviso i dati all’interno di ambienti cluster scalati orizzontalmente, con un notevole vantaggio in termini di consumo di spazio su disco, e quindi di abbattimento dei costi.
Come funziona il Data Storage Container
Il Data Storage Container è un particolare tipo di nodo che mantiene una specifica parte di dati separati ma connessi ad altri container. Grazie a questa separazione, gli utenti sono in grado di trasferire i propri dati in modo agile e veloce da un applicativo all’altro, senza il bisogno di duplicare gli stessi.
La separazione dei dati dalle altre componenti ha effetti benefici anche sulla sicurezza e sulla gestione semplificata delle singole configurazioni per container, escludendo e preservando la base dati durante processi quali l’aggiornamento delle applicazioni o la modifica al codice degli applicativi. Per il nodo d’archiviazione dei dati, Jelastic utilizza il protocollo NFS (Network File System) in grado di garantire l’esportazione di volumi ad altre istanze.
Le principali modalità di memorizzazione dei dati, che possono essere mescolate e abbinate, sono:
– Local File System: modalità che viene utilizzata principalmente per preservare dati che non vengono condivisi con altri nodi (come ad esempio file di log). Lo storage è il medesimo di quello usato dal file system.
– Master Container: in questo caso il nodo iniziale viene utilizzato come server di archiviazione garantendo la disponibilità dello stesso contenuto in tutti gli altri containers connessi (senza dovere sincronizzare i dati per ogni singolo nodo). In pratica uno dei containers svolge il ruolo di master esponendo una partizione NFS a cui gli altri nodi possono connettersi.
– Compound Container: modalità pensata per i progetti più semplici in cui ogni nodo può essere trattato come volume per il data storage in aggiunta al suo ruolo primario. E’ una soluzione similare all’uso del Local File System, ma in questo caso la parte di storage è già separata dal file system e il nodo può potenzialmente trasformarsi in “Master Container” nel caso il progetto evolva e necessiti di scalare orizzontalmente.
– Dedicated Container: è la soluzione standard per cui è stato pensato e implementato l’NFS container; questa modalità è utilizzata per le applicazioni più complesse in cui la necessità è quella di centralizzare i dati condivisi all’interno di un unico container per ottenere una gestione delle esportazioni più semplice e flessibile (compreso il controllo delle autorizzazioni di lettura e scrittura sui singoli nodi e per facilitare la copia su più layer). In questo caso un container è destinato completamente a svolgere il ruolo di NFS server e tutti i containers connessi hanno pari ruolo, senza che uno debba svolgere funzionalità di master.
– External Server: con questa modalità i dati vengono immagazzinati in un ambiente terzo dedicato, in grado di condividere i dati con i container tramite protocollo NFS.
Le funzionalità sviluppate sui containers che consentono l’uso del protocollo NFS sono state messe a disposizione per consentire una connessione anche verso altri servizi NFS esterni alla piattaforma Jelastic.
Queste soluzioni sono applicabili a tutti i Container certificati Jelastic, così come alle immagini Docker. Il processo è completamente automatizzato dalla piattaforma PaaS: in questo modo l’aggiunta di un nuovo nodo può essere effettuata in completa autonomia, senza dover ricorrere a file manager o configurazione di volumi Docker.
Oltre al Data Storage Container, la versione 4.7 Asgard include anche l’aggiornamento automatico delle quote occupate dei singoli Containers, una nuova interfaccia grafica per l’utente, l’implementazione di numerose API, come ad esempio le API REST – che possono essere integrate tramite il protocollo HTTP e utilizzate da qualsiasi linguaggio di programmazione – oltre che a garantire la possibilità di creare trigger di traffico esterno per lo scaling automatico orizzontale.
Non solo spazio: aumenta anche la potenza
La potenza della CPU raddoppia senza costi aggiuntivi: da oggi, la dimensione della CPU che compone i cloudlet (sia dinamici che riservati) passa da 200 a 400MHz, mentre rimane invariata la quota di spazio, 128 MByte.
Grazie alla modifica della dimensione dei cloudlet è ora possibile utilizzare la piattaforma anche per il deploy di quelle applicazioni che utilizzano in modo intensivo la CPU, come ad esempio piattaforme per il gaming online, analisi, estrapolazione ed elaborazioni massive di dati in batch da database, etc.
Grazie all’incrementata potenza, anche gli applicativi che non necessitano di un particolare consumo di CPU saranno comunque più veloci e più performanti.
Il raddoppio di potenza avviene in automatico: non sono necessarie operazioni manuali.
La piattaforma Jelastic PaaS è disponibile in Italia grazie alla partnership esclusiva con neen. Prova neen Jelastic Paas, per farlo è sufficiente registrarsi al trial all’indirizzo https://www.neen.it/jelastic-paas
Se hai qualche domanda o vuoi più informazioni su neen Jelastic PaaS, scrivi una mail a sales@neen.it