SMAU 2014 all’insegna di Start Up ed Expo 2015

Smau 2014
03 novembre 2014
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Imprenditori, manager, aziende, pubbliche amministrazioni, startup e professionisti del settore dell’innovazione si sono dati appuntamento, come ogni anno, a Milano tra il 22 e il 24 ottobre, per la 51esima edizione della principale fiera italiana dedicata all’Innovazione, alla Tecnologia e all’Information & Communication Technology: SMAU 2014.

Smau 2014 stand

Sui due piani della location Fieramilanocity erano presenti circa 500 aziende, di cui 200 startup, centri di ricerca e le più innovative regioni d’Italia; secondo i dati rilasciati da Smau si sono mossi 500.000 visitatori.

Quest’anno le aziende e i workshop sono stati distribuiti secondo 4 grandi temi: Expo 2015, Smart Communities, Startup e Open Innovation e grandi player a supporto tecnico-digital per le imprese e le amministrazioni.

Expo 2015 rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane, soprattutto quelle attive nel settore del turismo, dei servizi e delle tecnologie digitali. Sono chiamate in causa a ricoprire un ruolo di primissimo piano per valorizzare tutto il giacimento culturale, turistico e commerciale del territorio e questo va fatto attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

Smart Bench: panchina intelligente

Smart Bench: panchina intelligente

 

Smart Communities è la sezione dove confluiscono tutte le idee e i progetti per rendere una città o un comune più smart e più vivibile; questo è il luogo dove sindaci e amministratori pubblici possono trovare le idee e le risposte giuste. In questo reparto interessante la startup Canavisia ha presentato la linea “Smart Bench”, ossia le panchine intelligenti, capaci di riprodurre musica e allo stesso tempo di offrire un supporto tecnologicamente avanzato. La panchina intelligente è provvista di diffusori audio per informazioni e musica, porte usb per ricaricare device, accesso wi-fi e bluetooth, gestione remota attraverso smartphone, tablet e sensori meteo inquinamento.

In Startup e Innovation l’intero ecosistema delle startup mostra una forte crescita: più che raddoppiate le startup innovative, che registrano un incremento del 120% passando da 1227 nel 2013 a 2716 nel 2014, mentre le startup finanziate crescono del 74% passando da 113 nel 2013 a 197 nel 2014 (ricerca di Italia Startup e Osservatorio Startup Digitali Politecnico Milano).
La ricerca evidenzia per il 2013 investimenti complessivi (sia da investitori istituzionali che da business angel, family office e venture incubator) in startup hi-tech in crescita del 15% sul 2012, per un valore di 129 milioni di euro (erano 112 milioni un anno prima). Una cifra che rimane in valore assoluto ancora piccola se confrontata con quella relativa ad altri Paesi: l’Italia investe in startup hi-tech un ottavo rispetto a Francia e Germania, un quinto rispetto al Regno Unito e poco meno della metà rispetto alla Spagna. Si stima per quest’anno un calo degli investimenti, che dovrebbero riassestarsi sui 110 milioni di euro, dovuto in buona misura alla chiusura dei fondi con target di investimento sul Sud Italia. Rimane comunque importante e fondamentale il ruolo fornito nell’ecosistema da parte delle startup e si guarda comunque al futuro con discreto ottimismo, anche se ci vuole più coraggio.

Robot Saracen

Robot Saracen

 

In questo reparto è interessante la startup Saracen (Socially Assistive Robots Autistic Children Education) costituita da tre ricercatori under 30 appassionati di informatica, robotica e di tutte le loro applicazioni alle scienze della vita.
L’obiettivo del loro progetto riguarda l’utilizzo della tecnologia a favore delle persone fragili, in particolare bambini affetti da autismo, migliorando lo stato dell’arte riguardante i diversi supporti tecnologici utilizzati per aumentare la qualità della vita in persone che presentano tale disabilità dello sviluppo.

Il loro progetto si propone come ausilio alle terapie per la cura dei bambini affetti da disturbi dello spettro dell’autismo. Il robot esposto alla Smau, Zeno, è un robot umanoide unico nel suo genere: il suo volto, infatti, è in grado di riprodurre delle espressioni facciali umane: stupore, felicità e tristezza. Questo lo rende incredibilmente interessante per essere sperimentato durante le sessioni di terapia con i bambini autistici. Il loro lavoro sarà quello di utilizzare opportunamente questa sua capacità, in modo da renderlo un esperto assistente del terapista!

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Accendi il cervello. Le nuove idee nascono guardando le cose, parlando alla gente, sperimentando, facendo domande e andando fuori dall’ufficio” (Steve Jobs)

Luca  Zucconi Web Product Manager