Il comparto eCommerce chiude in crescita il 2016

Il comparto eCommerce chiude in crescita il 2016
25 novembre 2016
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Tempo di bilanci in vista della chiusura del 2016, anche per il mercato IT. L’eCommerce cresce in Italia del 18% e sfiora i 20 miliardi di euro, è questo quanto emerge dall’ultimo report trimestrale dell’Osservatorio Digitale del Politecnico di Milano, nell’ambito della ricerca sul grado di maturità dell’offerta B2C.

È un’ascesa inarrestabile quella dell’eCommerce in Italia: nel solo 2016 sono stati effettuate dagli italiani, spese per oltre 9 miliardi nell’ambito dei prodotti (Abbigliamento, Beauty, Arredamento e home living, C2c, Couponing di prodotto, Editoria, Merchandising, Giocattoli, Food&Grocery, Informatica ed elettronica) e di 10,6 miliardi nei servizi (Assicurazioni, Couponing di servizi, Ricariche, Ticketing per eventi, Turismo e trasporti).

Il Turismo si conferma il comparto trainante dell’intero settore con una quota totale sugli acquisti pari al 44%. Seguono il comparto Tech ed Elettronica, che vale il 15% ed è in crescita rispetto al 2015 di un +28% e l’Abbigliamento, che vale il 10% del fatturato complessivo.

 

I settori non convenzionali
Con l’avvento di internet le abitudini dei consumatori hanno subito profonde trasformazioni. Si rivela sempre più importante per gli italiani dedicare tempo a se stessi e agli altri, dedicando maggiore attenzione ad alimentazione e benessere. In questo contesto si inserisce la crescita di tre settori non convenzionali, ma in forte crescita, il Food&Grocey, l’Arredamento e home living e il comparto Beauty, che insieme valgono oltre 1,5 miliardi di euro e registrano tassi di crescita compresi tra il +30 e 50% per settore.

 

L’eCommerce e il mercato retail
La penetrazione dell’eCommerce sul totale degli acquisti Retail sale al 5% e resta ancora una percentuale molto bassa rispetto alla media di penetrazione (circa 4 volte superiore) di altri paesi europei comparabili al nostro mercato, quali Francia e Germania. In questo scenario, l’offerta è chiamata ad un esame di maturità soprattutto per quanto riguarda l’investimento e l’innovazione per rendere più semplice e appagante l’esperienza d’acquisto. Le Dot Com hanno percorso questa strada e continueranno a crescere più delle imprese tradizionali (+28% di crescita rispetto al 10% delle imprese tradizionali). Secondo Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital, per colmare il gap “Gli operatori tradizionali devono fare il primo passo e giocare la partita fino in fondo, provando a innovare facendo leva sugli asset che contraddistinguono da sempre il commercio tradizionale, quale base clienti e patrimonio informativo sulle loro abitudini di consumo“.

 

I nuovi modelli di business e la componente mobile
Trend emerso nel 2016 è quello che riguarda il concetto del cross selling: cross border, cross canalità e cross device sono solo alcune delle parole legate a questa tendenza. Gli acquirenti comprano da siti italiani e stranieri, confrontando i prodotti sia nei canali fisici (negozi) che in quelli virtuali e lo fa sempre più tramite smartphone. Gli acquisti da mobile sono triplicati, a conferma dell’importanza di questo canale per il consumatore.

Per quanto riguarda i modelli di business, giocano un ruolo fondamentale sia i siti con modelli di business “istantanei”, ad esempio le flash sales, sia i siti che operano iniziative sul lungo periodo, i marketplace. Per i servizi è invece preponderante l’acquisto dei biglietti di trasporto (treni e aerei in particolare) e la prenotazione degli alloggi (hotel e case vacanza).

 

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Jessica  Ventura Social Media Manager