Conoscere il cloud computing: come operano SaaS, PaaS e IaaS

Conoscere il cloud computing: come operano SaaS, PaaS e IaaS
01 dicembre 2016
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Il cloud computing ha creato un nuovo scenario nell’ambito del mondo IT: il risultato dell’alleanza tra diverse tecnologie ha reso possibile l’immagazzinamento e l’elaborazione di dati di qualsiasi natura tramite risorse virtuali localizzate in rete o per meglio dire, sulla nuvola.


Se quindi negli anni precedenti gli esperti del settore IT avevano guardato al Cloud Computing come a un cambiamento auspicabile per le imprese italiane, oggi i dati di mercato dimostrano che finalmente questo auspicio è diventato realtà: il mercato complessivo chiuderà il 2016 in crescita, attestando il suo valore complessivo intorno ai 20 miliardi di euro [fonte: Osservatorio Cloud & ITC, Politecnico di Milano].

Vediamo quindi nel dettaglio quali sono e come operano i tre maggiori servizi di questa nuova e inarrestabile realtà: il Software as a Service, il Platform as a Service, e l’Infrastructure as a Service.

 

Come operano i servizi cloud

Come abbiamo accennato in precedenza, il cloud computing è un modello che lavora tramite l’erogazione di un pool condiviso di risorse di calcolo configurabili (ad esempio, reti server, storage, bilanciatori di carico, applicazioni e servizi) che possono essere distribuite velocemente e con il minimo sforzo. In termini più semplici, il cloud garantisce agli utenti l’acquisizione e l’utilizzo delle risorse in modo rapido e personalizzato rispetto alla proprie esigenze. Un servizio cloud quindi, per essere tale, deve essere:

  • on-demand e self-service
  • disponibile dalla rete
  • condiviso
  • rapido nell’erogazione
  • scalabile

 

SaaS: Software as a Service

Con SaaS si individua un modello di erogazione di software applicativi ospitati in un ambiente centrale, resi disponibili all’utente finale tramite una connessione di rete (solitamente l’accesso avviene tramite un browser web).
In questo tipo di soluzione non è necessario compiere azioni di sviluppo o programmazione: è sufficiente settare le impostazioni di utilizzo della piattaforma in base alle proprie esigenze.

Questa modalità viene utilizzata soprattutto per i servizi di cloud storage, come ad esempio Dropbox: in questo caso fino a 5GB di archiviazione il servizio è gratuito. Nel caso si necessiti di più spazio, è possibile sottoscrivere dei pacchetti di spazio aggiuntivo tariffati secondo il modello pay-per-use.

 

PaaS: Platform as a Service

Con il termine Platform as a Service, letteralmente piattaforma come servizio, si identifica un soggetto in grado di erogare risorse hardware (server, storage, connettività etc) più una certa quantità di applicativo software tramite una piattaforma. Concretamente, il PaaS permette di sviluppare, testare, installare e gestire il proprio applicativo senza dover preventivamente occuparsi di acquistare, installare, configurare e ottimizzare la parte hardware e di ambiente software: in questo modo lo sviluppo e l’implementazione delle applicazioni è sgravato dai costi tipici della creazione e della gestione dell’infrastruttura di base, pur fornendo tutti i servizi necessari per supportare l’intero ciclo di vita dell’applicativo.  

 

IaaS: Infrastructure as a Service

Veniamo infine al cuore pulsante dei servizi cloud: lo IaaS. Acronimo di Infrastrutture as a Service, lo IaaS è ciò che vi è di più vicino al concetto stesso di cloud. Grazie alla virtualizzazione, questo servizio consente agli utenti di acquistare l’intero hardware di un server tradizionale (CPU, RAM, Storage e schede di rete con connettività) da un provider, che lo erogano come servizio on-demand, in modo dinamico ovvero aumentando e diminuendo le risorse a richiesta del cliente stesso. 

In sostanza, piuttosto che acquistare server, software e slot all’interno di un data center in cui allocare fisicamente macchine e apparecchiature, i clienti acquistano queste risorse in outsourcing. Le principali caratteristiche e componenti dello IaaS includono:

  • servizi di computing utility e modelli di fatturazione pay-per-go
  • automazione dei task amministrativi
  • scalabilità dinamica delle risorse
  • virtualizzazione dei desktop
  • servizi erogati basati su specifiche policy concordate preventivamente
  • ampia disponibilità di connettività internet

 

Generalmente lo IaaS può essere erogato tramite un’infrastruttura di tipo pubblico o un’infrastruttura di tipo privato: il Cloud pubblico è costituito esclusivamente da risorse condivise, distribuite in self-provisiong tramite Internet, viceversa il Cloud privato è un’infrastruttura che offre la medesima capacità di elaborazione come servizio all’interno di un ambiente di risorse fisiche e di elaborazione, accessibili a una sola organizzazione. Esiste poi una terza tipologia di cloud, definito Cloud ibrido, che sfrutta l’efficienza del cloud pubblico e la sicurezza del cloud privato, garantendo la flessibilità e la convenienza del pubblico unita alla sicurezza del privato, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

 

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Jessica  Ventura Social Media Manager