Hosting e pannelli di controllo

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07 maggio 2015
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Molti clienti ci chiedono perché neen solitamente non suggerisce l’uso di pannelli di controllo per la gestione dei propri server e servizi.
Per prima cosa è giusto distinguere il contesto del servizio che si desidera erogare e ottenere: neen non è a prescindere a favore o contraria all’utilizzo dei pannelli di controllo, ma ritiene che sia giusto valutare pro e contro delle specifiche soluzioni caso per caso, al fine di rispondere al meglio alle reali esigenze.

I pannelli di controllo più comunemente usati e riconosciuti sono:

  • CPanel – pannello commerciale
  • Plesk parallels – pannello commerciale
  • Ensim – pannello commerciale
  • ISPconfig – pannello commerciale
  • Virtualmin – pannello GPL e commerciale
  • VHCS, Kloxo e molti altri


Contro:

Approccio antiquato senza separazione dei servizi

Per prima cosa, quasi tutti i CP pilotano l’utilizzo di un server con un approccio antiquato, che risale a un decennio fa, per cui si tende a far girare sui server tutti i servizi : DNS, Mail, Web server, Database server, FTP server ecc.

Ovviamente è un approccio volto a ottimizzare costi e risorse, ma non certo ottimale, sia per motivi di performance (le risorse sono condivise e nessun servizio può ricevere un tuning dedicato), sia per motivi di manutenzione.

Le best practice attuali tendono alla separazione degli applicativi non solo a livello di macroservizi come web server / db server, ma anche a livello di microservizi con ad esempio istanze dedicate ai soli sistemi di caching.

Scarsa possibilità di tuning e personalizzazione

Ovviamente i control panel sono costretti necessariamente a standardizzare alcune procedure e approcci per consentire l’automazione di determinate attività.

Qualsiasi modifica e personalizzazione richiesta dal progetto deve confrontarsi (spesso avendo la peggio) con la compatibilità  pannello di controllo in uso.

Per qualunque Sys Admin un pannello di controllo è visto come un vincolo alla propria libertà di azione e know-how

Sicurezza, manutenzione e inutile utilizzo delle risorse

Sulla base della nostra esperienza l’80% delle funzionalità esposte da un pannello non viene realmente utilizzato.

Per quanto aggiornato e minimale, ogni pannello di controllo rappresenta un possibile software in più che consuma risorse server spesso inutilmente, che espone a problematiche di sicurezza specifiche e ovviamente richiede numerosi interventi di manutenzione. Un pannello di controllo espone solitamente su web funzionalità critiche di tipo “root” e per tale motivo occorre porre grande attenzione.

Vendor lock e rischi tecnici imprevedibili

La maggioranza dei pannelli, essendo commerciali, introducono sistemi proprietari per effettuare determinate attività (es: Backup). Alcune funzionalità come il ripristino dei backup da operazione trasparente e standard possono diventare operazioni con pochi margini di manovra: bisogna utilizzare i tool del control panel e rivolgersi al vendor nel caso qualche cosa non funzioni.

Anche il blocco di funzionamento del control panel può ripercuotersi in un mancato funzionamento dei servizi basici del server, impossibili da far ripartire senza un precedente ripristino del pannello: operazione che in rari casi (ad esempio a seguito di aggiornamenti non andati a buon fine) può essere effettuata solo dal vendor con tempistiche incerte.

Pro:

Standardizzazione dei processi e autonomia gestionale da parte del cliente

Ovvio beneficio nell’utilizzo di un control panel è la certezza che ogni servizio, virtual host, utente ecc. sia configurato esattamente allo stesso modo.

Il cliente è autonomo nelle proprie operazioni a qualsiasi ora del giorno e della notte e di fatto neen deve “solo” garantire il corretto funzionamento del pannello e il supporto all’uso dello stesso.

Riassumendo:

Quando usare un pannello di controllo e come:

neen consiglia quindi l’uso di un pannello in tutti i casi in cui il cliente voglia replicare un servizio di tipo “shared hosting”; se i siti che dovrà ospitare un server e/o una infrastruttura sono molti e in continua evoluzione (creazione, cancellazione, modifica) è utile che l’agenzia abbia la possibilità di effettuare tutte le operazioni in totale autonomia.

In questo caso, neen suggerisce l’uso di infrastrutture single server o cluster a seconda delle esigenze, perché anche nello shared hosting la separazione dei servizi è una buona scelta.

La gestione DNS sarà sempre separata dal server e delegata ad apposito servizio neen o del cliente.

La gestione della posta è il primo successivo servizio che suggeriamo di separare dalle esigenze di web hosting; segue la gestione dei database.

Che pannello utilizzare e perché:

neen, pur supportando diversi pannelli, consiglia caldamente l’uso di Virtualmin, sia nella versione commerciale, che GPL.

Consigliamo Virtualmin perché è l’unico CP che consente ai sistemisti di poter fare il proprio lavoro indipendentemente (o quasi) dal pannello stesso, perché consiste in una semplice interfaccia che legge e scrive dai file di configurazione server.

Una delle più grandi criticità dei pannelli di controllo è che solitamente questi usano un proprio meta database per salvare le configurazioni prima di impostarle sul server e installano applicativi e software proprietari per svolgere determinate azioni.

La modifica ad una qualsiasi configurazione viene scritta dal CP prima sul proprio database e quindi sul server con meccanismi non sempre trasparenti.

Questo crea due grossi problemi:

  1. se il meta database viene corrotto, non è accessibile o non è più pilotabile dal CP e tutti i servizi sono potenzialmente a rischio
  2. un Sys Admin non ha alcuna libertà nel modificare configurazioni manualmente sul server, perché nel migliore dei casi verranno sovrascritte con il valore presente nel meta database, nei casi peggiori creeranno inconsistenze e conflitti dall’esito e rischio ignoto.

Virtualmin è esente da tali rischi per il suo approccio senza meta database. Di contro ammettiamo che esteticamente e dal punto di vista dell’usabilità non sia paritetico a Plesk o Cpanel.

Quando non usare un pannello e cosa usare:

neen consiglia di non usare pannelli di controllo in tutti i casi in cui non ce ne sia un reale ed effettivo bisogno. Quando c’è da gestire uno o pochi domini è inutile assumersi l’overhead di un control panel
Quando si hanno esigenze di performance personalizzazione e tuning, qualsiasi control panel è un potenziale impedimento alla libertà di azione.
neen mette a disposizione del clienti gli accessi concordati (FTP, sFTP, ssh, GIT ecc.) per la gestione dei file, un proprio control panel minimale per la gestione del database e la consultazione di statistiche e log.
Ogni altra esigenza custom anche complessa viene gestita dal nostro support team.

Marco  Zani CEO